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Nuove Imprese a tasso zero 2024: giovani e donne

11 Gennaio 2024
Nuove imprese a tasso zero 2024: giovani e donne. Due donne asiatiche in una riunione

Vi presentiamo una nuova interessante opportunità: il bando “ON – Oltre Nuove Imprese a tasso zero 2024 per giovani e donne”. L’incentivo, già attivo dal 2022 e ancora aperto, concede un mix di agevolazioni a tasso zero e finanziamenti a fondo perduto per nuove imprese formate in prevalenza da donne e giovani under 35.

Nuove imprese a tasso zero 2024: giovani e donne: quali sono i beneficiari?

I beneficiari del bando sono le nuove imprese formate in prevalenza da donne e giovani sotto i 35 anni di età presenti sul territorio nazionale e per le stesse categorie di persone che vogliono dare avvio a nuove imprese sul territorio nazionale.

Quali sono le risorse per il bando nuove imprese a tasso zero per giovani e donne nel 2024?

Il bando, attivo già dal 24 marzo 2022 con 150 milioni di euro disponibili a valere sui fondi nazionali, ad aprile dello stesso mese erano pervenuti oltre 599 progetti per un importo superiore alla dotazione finanziaria disponibile. Il bando resta attualmente aperto ed è possibile presentare domanda di partecipazione. Tuttavia, dal 15 aprile 2022 le domande inviate verranno prese in considerazione in ordine cronologico dalla data della presentazione della domanda. Verranno utilizzate le risorse non impiegate dai progetti che sono stati valutati negativamente a sportello.

Cosa finanzia il bando Nuove imprese a tasso zero per giovani e donne?

Il bando finanzia sia la realizzazione di nuove iniziative che la modifica la diversificazione, la trasformazione o l’ampliamento di imprese già esistenti che hanno come beneficiari in prevalenza donne o giovani under 35. La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% e si può rimborsare entro dieci anni.

Per i finanziamenti inferiori a 250.000 euro non sono richieste garanzie. Per i finanziamenti superiori ai 250.000 euro, invece, è richiesta la garanzia sotto forma di privilegio speciale.

Per i progetti di investimento che prevedono l’acquisto di un immobile è sempre richiesta l’ipoteca. I piani d’impresa devono essere realizzati successivamente alla presentazione della domanda e portati a termine entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto.

Quali sono le spese ammissibili?

Ci sono due diverse linee di finanziamento con programmi di spesa e regimi di aiuti diversi a seconda che l’impresa sia costituita da non più di 3 anni o che lo sia da almeno 3 anni ma non più di 5.

Imprese fino a 3 anni

Le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti per investimenti massimo di 1,5 milioni di euro con cui possono scegliere di realizzare nuove iniziative o sviluppare ulteriormente attività già esistenti nei settori manifatturiero, dei servizi, del turismo e del commercio.

La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in un massimo di 10 anni. Le imprese possono accedere a un mix di agevolazione a tasso zero e finanziamento a fondo perduto che non può superare il 20% delle spese ammissibili. Inoltre, le imprese possono richiedere un contributo per la copertura se necessitano di capitale circolante per materie prime e servizi necessari per lo svolgimento dell’attività di impresa. Questo contributo non può superare il 20% delle spese ammissibili. Ecco alcuni esempi di spese ammissibili:

  • impianti, macchinari e attrezzature;
  • brevetti, marchi e licenze;
  • consulenze specialistiche (fino a un massimo del 5% di investimento);
  • programmi informatici e servizi ICT;
  • opere murarie e assimilate (fino a un massimo del 30% dell’investimento);
  • spese per la stipula del contratto di finanziamento;
  • spese per la costituzione della società.

Imprese tra i 3 e i 5 anni

Per le imprese costituite da un minimo di 3 anni e un massimo di 5 anni, possono presentare domande di bando fino a un massimo di 3 milioni di euro di investimento. Le risorse, anche in questo caso, possono essere utilizzate sia per costituire nuove società e creare nuove iniziative che per sviluppare, diversificare o trasformare ulteriormente imprese già esistenti sempre nei settori del commercio, manifatturiero, dei servizi e del turismo.

Anche in questo caso è previsto un mix di contributo a fondo perduto per un massimo del 15% delle spese ammissibili e di finanziamento a tasso zero. Alcuni esempi di spese ammissibili sono:

  • opere murarie e assimilate (per un massimo del 30% di investimento);
  • acquisto di immobili, solo per il settore turistico (fino al 40% di investimento);
  • programmi informatici e servizi ICT;
  • Impianti, macchinari e attrezzature;
  • brevetti, marchi e licenze.

Quali sono le modalità di presentazione della domanda?

La domanda e il piano di Impresa possono essere presentate esclusivamente online tramite la piattaforma informatica di Invitalia. La valutazione è a sportello e verranno prese in considerazione le domande in base all’ordine cronologico di presentazione. Le risorse liberate dai progetti valutati negativamente verranno utilizzate per le nuove domande presentate. Per aggiornamenti e nuove comunicazioni su questo o su altri bandi, potete visitare l’area dedicata ai bandi e contattarci per maggiori informazioni. Restiamo a disposizione.

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